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Il confronto tra le generazioni nella commedia italiana con Marco Giallini

05/01/2025 09:00
La mia ombra è tua
Marco Giallini ne La mia ombra è tua (Foto: Netflix)

La mia ombra è tua Generazioni a confronto nel road movie del 2022 diretto da Eugenio Cappuccio e tratto dall’omonimo romanzo di Edoardo Nesi. Il protagonista è un giovane ragazzo di appena 25 anni di nome Emiliano che, dopo aver conseguito il titolo universitario in Lettere, diventa assistente di Vittorio Vezzosi, uno scrittore dal carattere non facile e autore di un unico libro di successo: il loro viaggio inizia quando, a bordo di una vecchia Jeep, i due raggiungono Milano. [TRAILER in fondo]

La mia ombra è tua
Marco Giallini e Giuseppe Maggio ne La mia ombra è tua (Foto: Netflix)

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Il viaggio spalanca finestre per nuovi respiri. Ed è quello che accade a Vittorio Vezzosi, scrittore burbero e autore di un unico romanzo di successo, e a Emiliano, neo-laureato in Lettere e suo assistente, che accetta l’incarico per arrotondare le entrare a fine mese. Emiliano è fidanzato con Allegra, che spinge il ragazzo a trovare finalmente un lavoro serio. Quale occasione migliore se non seguire un noto scrittore per la stesura di un libro sequel? Ed è così che il giovane organizza un convegno durante il Festival del Libro Vintage che si terrà a Milano. Vittorio accetta e i due partono a bordo di una vecchia Jeep. Così si forma una strana coppia e il viaggio diventerà l’occasione perfetta per celebrare la diversità non solo di generazioni messe a confronto, ma anche di vita e stati d’animo distanti solo in apparenza. La nostalgia di Vittorio incontrerà i sogni di Emiliano, e la speranza per il futuro del ragazzo aiuterà lo scrittore a rivivere un vecchio amore. Il film italiano prova a concepire un futuro dove tutto può ancora accadere, a prescindere da età, errori commessi e occasioni perse. (Continua a leggere dopo la foto)
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La mia ombra è tua

Titolo originale: La mia ombra è tua
Genere: commedia
Paese di produzione: Italia
Anno di produzione: 2022
Regista: Eugenio Cappuccio
Durata: 107 min.
Cast: Marco Giallini (Vittorio Vezzosi), Giuseppe Maggio (Emiliano De Vito), Anna Manuelli (Allegra), Sidy Diop (Mamadou), Claudio Bigagli (Paolo Monanni), Leopoldo Mastelloni (Passini), Isabella Ferrari (Milena)
[Continua a leggere]

Dietro alla macchina da presa del film, il regista Eugenio Cappuccio che ha diretto Il caricatore, premiato con diversi riconoscimenti, tra cui il Ciak d’oro e la Targa Anec. A firma dello stesso, vanno anche i film Volevo solo dormirle addosso con Giorgio Pasotti e Cristiana Capotondi, Due su due, con Fabio Volo e Anita Caprioli, Se sei così ti dico sì con Emilio Solfrizzi e Belén Rodríguez e la serie tv I delitti del BarLume, trasmessa su Sky. Nel cast del film, l’attore italiano Marco Giallini, celebre soprattutto per i tre Nastri d’argento in seguito ai film ACAB – All Cops Are Bastards, Tutta colpa di Freud e Perfetti sconosciuti. Nei panni del giovane Emiliano, l’attore Giuseppe Maggio, che molti ricorderanno in Amore 14 di Federico Moccia, in Uno studente di nome Alessandro, premiato con il Nastro d’argento, Un fantastico via vai per la regia di Leonardo Pieraccioni e nella più recente serie tv Baby. (Continua a leggere)

La mia ombra è tua
Isabella Ferrari e Marco Giallini e Giuseppe Maggio ne La mia ombra è tua (Foto: Netflix)

Il film italiano “La mia ombra è tua” è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo di Edoardo Nesi. Nel corso di un’intervista rilasciata per Feltrinelli Ibs, l’autore ha rivelato le difficoltà di essere uno scrittore: “è molto interessante rendersi conto di come la vita di uno scrittore possa essere terribilmente difficile. Da una parte è il mestiere più bello del mondo, dall’altra a volte ti mette di fronte alle tue assolute incapacità, come quando vai a letto credendo di aver fatto un buon lavoro e la mattina dopo rileggi e scopri di aver combinato un disastro e butti via tutto. Finire un romanzo significa soprattutto riuscire a superare le proprie incapacità”.

Ed effettivamente nella figura del co-protagonista Vittorio si possono riscontrare le stesse caratteristiche. Il film, così come il romanzo, non racconta fatti realmente accaduti, ma nei due personaggi possono riscontrarsi aspetti comuni alla vita reale. Emiliano, ad esempio, “è uno specchio della società”, confessa ancora Edoardo Nesi. “Come tutti i suoi amici, del resto. Questa è la vera tragedia del nostro momento storico: quando nemmeno quelli più bravi riescono a trovare lavoro, significa che il paese è in grave difficoltà”. Ecco cosa significa mettere a confronto due generazioni differenti. (Continua a leggere)

“Volevo lavorare su questo e sull’incomunicabilità di fondo tra la generazione di mio figlio e la mia. È come se in qualche modo la mia generazione si fosse divertita tanto senza sapere di essere in paradiso e la generazione nuova fosse costretta a sorbirsi mille volte quanto si sono divertiti quelli di prima”Edoardo Nesi per Mimimaetmorialia

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