Fauda 4 su Netflix. La serie israeliana “Fauda” è tra le proposte più affascinanti di Netflix: quando fiction e realtà coincidono e si sovrappongono. La serie thriller, il cui titolo in arabo vuol dire “Caos”, è caratterizzata da un vivido iperrealismo, azione e ritmi serrati. Prodotta dalla emittente israeliana Yes TV, racconta le azioni di un’unità d’élite dello Shin Bet, l’intelligence militare dello Stato ebraico, che opera sotto copertura in Cisgiordania e a Gaza. È giunta alla quarta stagione, rilasciata a partire dal 20 gennaio 2023. In questi nuovi 12 episodi un evidente richiamo alla realtà, che può guidarci a una maggiore comprensione della tensione arabo-israeliana, è dettato dal nuovo personaggio che entra in azione, Maya, palestinese con cittadinanza israeliana.
Dunque, se “Shtisel” ci ha raccontato la vita quotidiana di una famiglia ebrea ultraortodossa di Gerusalemme, legata a una tradizione millenaria, e “La famiglia dei diamanti” inquadrerà (dal 21 aprile 2023 su Netflix) da una prospettiva insolita la cultura ebraica della diaspora, Fauda 4 su Netflix ci immergerà nella triste realtà della violenza che, purtroppo, affligge una terra che è Santa per le tre religioni del Libro. (Continua a leggere dopo la foto)
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Fauda | La trama
In questa quarta stagione il centro dell’azione è Jenin. Il blitz israeliano a caccia di una cellula estremista palestinese, narrato nella quarta stagione, presenta evidentissime analogie con quanto accaduto il 26 gennaio del 2023, precisamente a Jenin. Ne parlammo in un articolo dedicato. La serie, sin dalla prima stagione, racconta la storia di Doron (interpretato da Lior Raz, che è anche creatore della serie), un ufficiale di una unità antiterrorismo Mista’arvim – i reparti speciali delle Forze di difesa israeliane – che operano come infiltrati in territori palestinesi di Gaza ed in Cisgiordania, e il suo reparto mentre tentano la cattura di un terrorista di Hamas responsabile di diversi attacchi terroristici, conosciuto come “Abu-Ahmed” o “La Pantera”. Si proseguirà, poi, con la ricerca di Nidal al-Maqdisi, un militante dello Stato Islamico che ha creato una cellula dell’ISIS nei territori occupati, e col tentativo di liberazione di due ragazzi israeliani rapiti da Hamas. Nella quarta stagione vi saranno nuove minacce e il protagonista Doron dovrà affrontare due minacce su due fronti: gli attivisti di Hezbollah dal Libano e i militanti palestinesi in Cisgiordania.
Fauda 4 su Netflix | Il cast
Oltre a Raz, la nuova stagione segna anche il ritorno dei membri del cast: Itzik Cohen (nei panni del Capitano Ayub), Rona-Lee Shimon (Nurit), Idan Amedi (Sagi), Doron Ben David (Steve), Yaacov Zada Daniel (Eli) e Meirav Shirom (Dana). Spazio anhce a nuovi interpreti, come l’ex star di Lucifer, Inbar Lavi, Mark Ivanir (Barry), Amir Boutrous (The Crown), Lucy Ayoub (Maya) e Loai Noufi (Hashoter Hatov). [Continua a leggere dopo la foto]
Fauda | Il trailer della quarta stagione
Fauda | L’ingresso in scena di Maya
In questa nuova stagione Fauda 4 su Netflix fa il suo ingresso un nuovo personaggio, Maya, palestinese con cittadinanza israeliana, dunque madrelingua araba ma che parla un ebraico impeccabile (guardata con sospetto da una parte e dall’altra), è un’agente di polizia. Il conflitto interiore dettato da questa sua identità multipla è restituito con una profonda introspezione psicologica. A interpretarla è Lucy Ayoub, attrice e poetessa nata da matrimonio misto, che di sé ha scritto: “Alcuni di voi diranno che sia figlia di un arabo e allo stesso tempo ad occhi di altri sarò la figlia di un’ebrea. Quindi non ditemi che non posso essere tutte e due le cose”. Parole sagge e ponderate, che dovrebbero far riflettere da entrambe le parti di questo terribile, decennale, conflitto. (Continua a leggere dopo la foto)
Fauda | Info
• Data di pubblicazione: 2015 – in produzione
• Genere: drammatico, thriller
• Titolo originale: Fauda
• Stagioni: 4
• Episodi: 12 (per ciascuna stagione)
• Durata di ogni episodio: 45 minuti
• Lingua originale: ebraico, arabo
• Regia: Assaf Bernstein
• Paese: Israele
• Ideatori: Lior Raz, Avi Issacharoff
• Produzione: Yes TV
• Distributore: Netflix
Alle origini del conflitto israelo-palestinese
La questione ebraica meriterebbe pagine e pagine di commento o descrizione, tale è il debito culturale che abbiamo verso i nostri “Fratelli maggiori”, come ebbe a definire l’antichissimo popolo ebraico Giovanni Paolo II, ma partiamo dal Secondo dopoguerra. Lo stato di Israele, istituito nel 1948, era inteso come una sorta di risarcimento per il popolo ebraico, a seguito delle persecuzioni patite (non solo dai nazisti). Ma, sin da subito, è emersa la convivenza difficile, praticamente impossibile, con gli abitanti della Palestina e con la comunità araba. Queste, con brutale sintesi, sono le premesse del conflitto pluridecennale e della tensione costante tra israeliani e palestinesi. La questione dei confini, così come il controllo di Gerusalemme, la Città Santa contesa, sono stati oggetto di numerosi tentativi di negoziazione. Non è la sede per approfondire le ragioni di entrambe le parti, possiamo solo registrare che sinora poco hanno potuto fare le diplomazie internazionali, e a parlare sono state le armi: sin dal 1947, allorché scoppiò il conflitto tra le milizie dello Yishuv ebraico e le milizie arabe palestinesi autoctone, passando per la guerra dei sei giorni (1967), la prima e la seconda Intifada, e in mezzo tanti episodi di terrore e morte.
FONTI