
Immagina di portare tuo figlio da uno psicologo perché pensi di aiutarlo. Perché ti fidi. Perché credi nell’autorità, nella cura, nella parola “terapia”. E invece, lontano da te, tuo figlio viene umiliato, picchiato, abusato in nome di una presunta correzione morale. Evil Influencer: La storia di Jodi Hildebrandt, in arrivo su Netflix il 30 dicembre, parte da questo incubo — il peggiore possibile per qualsiasi genitore — e lo trasforma in un racconto soffocante su come la fiducia possa essere manipolata, distorta e usata come arma. Un true crime che non parla solo di colpe individuali, ma di un sistema in cui l’abuso si è nascosto dietro il linguaggio rassicurante dell’aiuto, fino a diventare violenza quotidiana; una docuserie che non solo racconta, ma anche, e soprattutto, avverte [TRAILER in fondo].
Evil Influencer: La storia di Jodi Hildebrandt – Info complete
- Titolo originale: Evil Influencer: The Jodi Hildebrandt Story
- Formato: Documentario / docuserie true crime
- Genere: True crime, cronaca contemporanea
- Paese di produzione: Stati Uniti
- Lingua originale: Inglese
- Distribuzione: Netflix
- Data di uscita: 30 dicembre
- Basato su: fatti realmente accaduti
- Tema centrale: abuso su minori, manipolazione psicologica, potere mediatico
Di cosa parla Evil Influencer: La storia di Jodi Hildebrandt
Evil Influencer ricostruisce l’ascesa e la caduta di Jodi Hildebrandt, terapeuta e consulente familiare, e il suo legame con Ruby Franke, influencer nota per i suoi video sulla genitorialità e la vita familiare condivisi online con milioni di spettatori. La docuserie entra nel cuore di una vicenda in cui la violenza non è mai improvvisa, ma sistematica. Il documentario ricostruisce come, sotto la guida di Hildebrandt, pratiche sempre più estreme siano state giustificate come strumenti educativi e morali. Bambini sottoposti a punizioni fisiche, privati di cibo e cure, isolati dal mondo esterno, picchiati e umiliati in nome della “correzione” e dell’obbedienza. Attraverso testimonianze, materiali d’archivio e ricostruzioni investigative, emerge un sistema in cui l’abuso diventa metodo e la sofferenza viene normalizzata, mentre l’autorità dell’adulto non viene mai messa in discussione.
Il racconto segue passo dopo passo l’escalation di questa violenza silenziosa e mostra come terapeuti e influencer abbiano usato il linguaggio motivazionale e terapeutico per mascherare abusi fisici e psicologici, fino a quando l’intervento delle forze dell’ordine squarcia l’immagine rassicurante costruita online e porta alla luce un incubo consumato lontano dalle telecamere. Il documentario segue il percorso che porta all’arresto delle due donne per abusi su minori, facendo emergere una dinamica complessa fatta di coercizione, isolamento e obbedienza cieca.
Leggi anche ▶ In arrivo su Netflix un true crime sconvolgente: Kidnapped – Il caso Elisabeth Smart

Evil Influencer: La storia di Jodi Hildebrandt – Cast e creatori
Evil Influencer non presenta un cast nel senso tradizionale del termine, ma costruisce il suo racconto attraverso le figure reali coinvolte nel caso. Al centro ci sono Jodi Hildebrandt, terapeuta dello Utah arrestata per abusi su minori, e Ruby Franke, influencer nota per i suoi contenuti sulla genitorialità online, il cui ruolo pubblico è parte integrante della vicenda. Il documentario utilizza materiali d’archivio, testimonianze dirette e ricostruzioni investigative per delineare la dinamica tra le due donne e il sistema di controllo che si è sviluppato attorno a loro.
A completare il quadro intervengono voci legate all’indagine e al contesto del caso — forze dell’ordine, esperti e osservatori — con l’obiettivo di analizzare come l’autorità terapeutica e l’influenza mediatica abbiano contribuito a normalizzare comportamenti abusivi. Il risultato è un racconto corale, in cui i “personaggi” non sono interpretati, ma emergono dai fatti, dalle responsabilità e dalle conseguenze reali delle loro azioni.
Leggi anche ▶ The Program: la docuserie che getta luce sugli abusi e la coercizione del mondo delle scuole "rispettabili"

Evil Influencer: La storia di Jodi Hildebrandt – Stile e atmosfera
Evil Influencer adotta uno stile freddo, claustrofobico, radicato in un’America apparentemente ordinata e rispettabile: sobborghi dello Utah, comunità religiose coese, famiglie che parlano di valori, disciplina e rettitudine morale. L’atmosfera costruisce un controllo sporco che si esercita nelle case, nelle sessioni di consulenza e nei gruppi chiusi online, dove chi detiene l’autorità ripete le regole fino a trasformarle in legge. Il documentario mostra come la comunità coinvolta fosse composta da persone comuni — genitori, educatori, follower — legate da un linguaggio condiviso e da una fiducia quasi assoluta nell’autorità terapeutica e nell’influencer di riferimento.
Non ci sono ambienti esplicitamente oscuri o criminali: il disagio – e l’ipocrisia – nasce proprio dalla normalità dei luoghi e dei volti, dal contrasto tra spazi domestici, toni pacati e la violenza che si consumava al loro interno. È un racconto che procede lentamente, accumulando tensione, e che restituisce la sensazione di un incubo cresciuto all’interno di una comunità che si percepiva come “giusta”, mentre stava scivolando, passo dopo passo, verso una vera e propria distopia.
Quando esce su Netflix
Evil Influencer arriva su Netflix il 30 dicembre.
▶ GUARDA SU NETFLIX

