In questo articolo parleremo di boy band e truffe finanziarie, anche se apparentemente non sono argomenti che viaggiano in parallelo. Il lato oscuro del pop è incarnato da Lou Pearlman, il manager musicale che ha creato alcune delle più grandi boy band degli anni Novanta, ma che, soprattutto, è tristemente noto per uno scandalo finanziario di proporzioni considerevoli, messo in atto sfruttando l’immagine e la fama (e l’ingenuità) dei suoi assistiti: dai Backstreet Boys a *NSYNC e O-Town. Vediamo come tutto ciò sia stato possibile nella docu-serie Dirty Pop: la truffa delle boy band, attraverso la trama, il trailer e ogni altra news. (Continua a scrollare fino in fondo per il trailer)
Come sempre, sai che puoi trovare su Netflixmania i riepiloghi delle nuove uscite di tutti i film e le serie del mese e della settima da vedere su Netflix, Prime Video e Disney+ QUI.
Le boy band degli anni ’90, la nuova leva del pop
Ne siamo certi: tra i nostri lettori ci sono tanti ex ragazzi e ragazze della generazione Y o Millennials che ben ricordano l’esplosione, negli scintillanti anni Novanta, del fenomeno delle boy band. A tracciare la strada furono i Take That, prima che Robbie Williams lasciasse il gruppo e si sciogliessero clamorosamente nel 1996. Era, a ben vedere, un fenomeno più che altro commerciale, ma per chi le ascoltava nell’età adolescenziale le boy band rappresentarono la colonna sonora di quella fase della loro vita. Anche sull’onda del successo dei Take That, nel 1993 Nick Carter, Howie Dorough, Brian Littrell, AJ McLean e Kevin Richardson diedero vita ai Backstreet Boys; fu poi il momento *NSYNC, il cui frontman era Justin Timberlake, e così via. Ebbene, dietro c’era sempre lui: il manager Lou Pearlman. (Continua a leggere dopo la foto)
Dirty Pop: la truffa delle boy band – la trama
Al momento non si ha certezza sul numero totale di episodi per questa serie-documentario che riprende una storia vera, giacché, come vedremo, le puntate saranno disponibili a cadenza settimanale. Né sappiamo se vi sarà una seconda stagione. La serie esplora gli scandali e il lato oscuro del successo nel mondo delle boy band, con indagini approfondite e testimonianze sorprendenti. Lou Pearlman è stato coinvolto in uno dei più grandi “schemi Ponzi” – elaborata truffa finanziaria – della storia. La trama si concentra sull’ascesa e la caduta di Pearlman, mostrando come abbia manipolato e sfruttato i suoi artisti per il proprio guadagno personale. Con accesso a materiali d’archivio inediti e interviste esclusive, la serie offre uno sguardo approfondito su come Pearlman abbia cambiato per sempre la cultura pop, ma anche su come le sue azioni abbiano avuto conseguenze devastanti. I guadagni sontuosi dei ragazzi, dunque, finivano nelle tasche del manager che li usava per le proprie truffe attraverso il sistema piramidale noto come Schema Ponzi. (Continua a leggere dopo la foto)
Le testimonianze dei protagonisti
Il manager ha costruito impero attraverso frodi e truffe, ha sottratto milioni di dollari ai giovani artisti che gestiva attraverso contratti iniqui e nascondendo i loro guadagni reali: approfittando della buona fede e della ingenuità di quelli che erano poco più che ragazzini, Pearlman li ha pagati una miseria rispetto ai profitti astronomici generati dalle loro performance. Numerosi testimoni hanno dipinto un quadro agghiacciante di un ambiente tossico, dove giovani ragazzi venivano manipolati e sfruttati. C’è di più, persino di più grave: il suo comportamento inquietante non si limitava alle truffe finanziarie. Il soprannome “Big Poppa”, infatti, assume un significato sinistro alla luce delle accuse di molestie sessuali che lo hanno perseguitato. In particolare, in un’intervista con The Guardian, un ex membro degli NSYNC, Lance Bass, ha raccontato il momento in cui ha capito che c’era qualcosa che non andava nelle finanze gestite da Lou Pearlman. Bass ha spiegato che il gruppo veniva pagato solo 35 dollari al giorno e, dopo tre anni di lavoro, sono stati invitati a una cena nel 1998 per ricevere la loro parte dei guadagni accumulati fino a quel momento: solo diecimila dollari a testa. (Continua a leggere dopo la foto)
Quando esce Dirty Pop: la truffa delle boy band
Il primo episodio della docuserie “Dirty Pop: la truffa delle boy band“ è disponibile per lo streaming su Netflix a partire dal 24 luglio 2024: poi, a cadenza settimanale, verranno rilasciati gli altri episodi.