“Dancing for the Devil: Storia di una setta su TikTok“, fuori la denuncia. Dopo il debutto di “Antares de la Luz: una setta apocalittica”, il nuovo documentario Netflix ha messo in luce un’altra dolorosa vicenda che ha convolto alcuni volti noti sui social. Giovani talenti e aspiranti celebrità sono letteralmente caduti nella trappola dell’agenzia di gestione. Ma poiché sappiamo che troppo spesso non è tutto oro quel che luccica, , dietro l’apparenza dell’agenzia, è emerso che si nascondeva una setta capitanata da Robert Shinn. Nel tempo i giovani talenti si sono allontanati sempre più dalle proprie famiglie e affetti. La vicenda è stata raccontata dolorosamente in un documentario Netflix. Oggi la denuncia social di Miranda Derrick, una delle giovani vittime di Robert Shinn. (Continua a leggere dopo la foto).
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“Dancing for the Devil: Storia di una setta su TikTok”: chi è Robert Shinn
Chi è Robert Shinn? L’uomo è il fondatore della Shekinah Church e della 7M Films, una compagnia di gestione dei talenti nata nel 2021 allo scopo di scoprire nuove celebrità e influencer. La Shekinah Church, dove Shinn si proclama pastore, è stata istituita nel 1994 negli Stati Uniti. Oltre a questa chiesa, Shinn è collegato ad altre imprese come Alpha Realty, RCP Financial, Inc., Imaginating Pictures, 7M Films, Inc., e Studio on the Mount. Oltre a dedicarsi all’immobiliare e al settore finanziario, Shinn ha cercato di fare fortuna anche nel mondo del cinema, fondando una piccola casa di produzione, ma senza riuscire a sfondare. Simile destino ha avuto il suo tentativo di lanciare artisti musicali. Ma il vero successo per Shinn è arrivato con TikTok, che come ben si sa, rappresenta la piattaforma prediletta dai ballerini che vogliono farsi conoscere dal pubblico, lanciandosi in brevi performance. Fin qui nulla di strano. La verità è emersa solo nel 2023.
Correva il mese di marzo del 2023 quando ex ballerine e membri della Shekinah Church hanno avviato un’azione legale civile contro Shinn, 7M Films, Shekinah e altri soggetti coinvolti. Nello specifico le attività di Shinn sono venute allo scoperto: il ‘pastore’ e i suoi collaboratori avrebbero sottoposto le persone a lavaggi del cervello, abusi fisici ed emotivi, manipolazione e sfruttamento. Scatta la denuncia delle numerose vittime cadute in trappola. Il ricorso descrive la Shekinah Church come una setta impegnata in attività illegali e immorali.
L’ antecedente
Era il 2009 quando a denunciare tutto fu Lydia Chung. La donna ha mosso una causa contro Robert Shinn con l’accusa di averla costretta a trasferire proprietà e beni per un valore pari a 3,8 milioni di dollari. Le accuse includevano anche azioni di manipolazione mentale, coercizione, oppressione e altre tattiche intimidatorie giustificate “in nome di Dio”. Nei documenti giudiziari, Shinn e gli altri imputati hanno respinto ogni accusa. La causa legale è ancora pendente e il processo è previsto per il 2025.
Il caso di Miranda Derrick
Chi usa i social e in particolar modo TikTok potrebbe essersi imbattuto nel profilo di questa giovane ragazza. Miranda Wilking, conosciuta come Miranda Derrick, ha sempre coltivato la forte passione per la danza. Giunta a Los Angeles insieme a Melanie, la giovane ha cercato di affermarsi nel mondo dello spettacolo. Hanno dapprima iniziato a postare video di danza sul loro account Instagram @Wilkingsisters nel 2017. Poi nel 2019 Miranda ha deciso di unirsi alla 7M Films Inc. Resosi conto della trappola in cui era caduta, la donna ha preso parte alla denuncia contro Shinn e la setta, raccontando gli eventi anche nel documentario Netflix. Da quando “Dancing for the Devil: Storia di una setta su TikTok” ha fatto il suo debutto sulla piattaforma, ovvero il 29 maggio, la donna è andata incontro a dolorose conseguenze. Scatta la denuncia sui social.
“Di solito non faccio questo tipo di contenuti”, ha esordito Miranda Derrick nel video pubblicato sul suo account Instagram. “Volevo solo essere trasparente e dire la verità. Prima di questo documentario, io e mio marito ci sentivamo al sicuro. Ora che questo documentario è uscito, ci sentiamo come se le nostre vite fossero state messe in pericolo. Siamo stati entrambi seguiti nelle nostre auto, abbiamo ricevuto lettere di odio, minacce di morte, persone ci hanno inviato messaggi invitandoci a suicidarci e siamo stati perseguitati”. E ancora: “Qualcuno mi ha scritto ‘Se ti vedo per strada, verrò a prenderti, quindi è meglio che ti rivolgi alla polizia. Qualcuno ha anche detto ‘Se ti vedo camminare sul marciapiede, vengo a infilarti nel bagagliaio della mia macchina’”. Stando a quanto emerge su Luminate, Dancing for the Devil: storia di una setta su TikTok ha raggiunto 4,4 milioni di visualizzazioni durante la settimana dal 31 maggio al 6 giugno 2024.
Fonti: Netflix