
“Magia, folklore, fantasia e soprannaturale“. La Città Invisibile non è un luogo geografico, ma uno stato dell’anima. È lo spazio segreto in cui mito e realtà convivono senza chiedere permesso, dove la foresta respira sotto l’asfalto e le leggende non appartengono al passato, ma camminano accanto a noi. Città Invisibile (Cidade Invisível) è una delle serie fantasy brasiliane più affascinanti mai arrivate su Netflix: un racconto che unisce folklore, crime, ecologia e memoria collettiva, trasformando la mitologia in una presenza viva, urgente, politica. Con due stagioni all’attivo, la serie ideata da Carlos Saldanha invita lo spettatore a guardare oltre ciò che è visibile, e ad ascoltare le storie che rischiano di essere dimenticate.
Città Invisibile: tutte le informazioni
- Titolo: Città Invisibile
- Titolo originale: Cidade Invisível
- Formato: Serie TV
- Stagioni: 2
- Episodi per stagione: Stagione 1 (7 episodi), Stagione 2 (5 episodi)
- Genere: Fantasy, crime, dramma
- Paese di produzione: Brasile
- Lingua originale: portoghese brasiliano
- Creatore: Carlos Saldanha
- Regia: Júlia Pacheco Jordão, Luis Carone
- Cast principale: Marco Pigossi, Alessandra Negrini, Fábio Lago
- Produzione: Netflix
- Classificazione: TV-MA
- Data di uscita su Netflix: 5 febbraio 2021 (stagione 1), 22 marzo 2023 (stagione 2)
Città Invisibile: cast
Ideata da Carlos Saldanha con la regia Luis Carone, Città invisibile, è composta da un cast conosciuto in produzioni televisive non distribuite nel nostro paese. Tra i diversi nomi spiccano quelli di Marco Pigossi, Alessandra Negrini, Manu Dieguez, Letícia Spiller, Simone Spoladore, Zahy Guajajara, Kay Sara, Julia Konrad, Rodrigo dos Santos.
Marco Pigossi, uno dei volti più riconoscibili della nuova generazione di attori brasiliani, interpreta Eric, il protagonista della serie. Poliziotto ambientale razionale e segnato da un dolore profondo, Eric è il punto di ingresso dello spettatore nella Città Invisibile: un uomo ancorato alla logica che si trova costretto a mettere in discussione ogni certezza. Il suo percorso è tanto investigativo quanto interiore, un lento scivolare verso un mondo che non può essere spiegato ma solo attraversato.
Alessandra Negrini , una vera icona del cinema e della TV brasiliana, interpreta Inês, una delle figure più affascinanti e ambigue della serie. Donna enigmatica e magnetica, Inês è profondamente legata al mondo invisibile e incarna una delle entità del folklore brasiliano, muovendosi sul confine sottile tra umano e soprannaturale. Attraverso di lei, il mito prende forma concreta: non un ricordo del passato, ma una presenza viva che attraversa la città contemporanea.
Fábio Lago, noto per film come Tropa de Elite e O Ano em Que Meus Pais Saíram de Férias, porta nella serie una presenza solida e profondamente radicata nel realismo sociale brasiliano. Il suo personaggio funge da ponte tra la quotidianità urbana e il soprannaturale, rendendo credibile la convivenza tra i due mondi.

Mito, folklore e natura: la vera anima della serie
Tra i personaggi del mito che prendono vita nella serie troviamo Curupira, Cuca, Iara e Saci. Curupira è una figura centrale: spirito della foresta, riconoscibile per i piedi rivolti all’indietro, protegge la natura da chi tenta di distruggerla. Il suo nome deriva dal termine tupi kuru’pir e rappresenta una delle più antiche personificazioni della difesa dell’ambiente. Cuca, invece, è una strega mutaforma, presenza inquietante dell’immaginario infantile, capace di assumere diverse sembianze per turbare il sonno dei bambini disobbedienti. Iara, conosciuta anche come Madre-d’Água, è una sirena nera, fiera e potente, simbolo dell’orgoglio delle tribù amazzoniche: una guerriera gentile ma indomabile, legata alle acque e alla memoria ancestrale. Infine Saci, forse il personaggio più amato in Brasile, è il guardiano della biodiversità, una figura giocosa e ribelle, celebrata ogni anno il 31 ottobre come simbolo della cultura popolare nazionale.
Come ha spiegato il creatore Carlos Saldanha, se smettiamo di raccontare queste storie, esse muoiono. Città Invisibile nasce proprio da questo bisogno: riaccendere la fiamma di un patrimonio culturale spesso oscurato da narrazioni importate, restituendo dignità e forza a un universo mitologico vastissimo e multiculturale.
“Se smetti di raccontarle, queste storie muoiono, si perdono. È necessario riaccendere quella fiamma. Consumiamo così tanto che arriva dall’estero e che non ha niente a che fare con noi. Perché non sfruttare al massimo quello che abbiamo qui in Brasile? Il nostro folklore è multiculturale, ricco e interessante. È un universo incredibile. Ci sono più di 300 storie e diverse interpretazioni.“
Carlos Saldanha

È ispirata a una storia vera?
No, Città Invisibile non è ispirata a una storia vera in senso biografico o cronachistico. È una storia originale, ma affonda le sue radici in qualcosa di molto più antico e reale: il folklore brasiliano. Le creature che popolano la serie non sono invenzioni narrative, bensì figure mitologiche profondamente radicate nella tradizione orale del Paese, tramandate per secoli e legate in modo indissolubile alla natura, alla foresta e all’identità culturale del Brasile.
Come ha spiegato il creatore Carlos Saldanha, il cuore della serie sta proprio qui: raccontare queste storie significa tenerle in vita. Città Invisibile non ricostruisce fatti realmente accaduti, ma compie un gesto altrettanto concreto e necessario: trasforma il mito in una presenza contemporanea, usando il fantasy per parlare di ecologia, memoria e identità, e ricordarci che ciò che smettiamo di raccontare rischia di scomparire davvero.
Cosa dice la critica di Città Invisibile
La serie è stata accolta positivamente per la sua originalità e per il coraggio di fondere fantasy e denuncia ambientale. La critica ha lodato l’atmosfera, la fotografia e la scelta di utilizzare il mito come strumento narrativo adulto, anche se alcuni hanno segnalato un ritmo irregolare. Il pubblico, invece, ha premiato soprattutto l’immaginario e il messaggio, portando Netflix a rinnovare rapidamente la serie per una seconda stagione.
Perché vale la visione
Se ti è piaciuto Dark, Frontera Verde o La foresta, Città Invisibile si muove nello stesso territorio, ma con una voce unica. È una serie che usa il fantasy per parlare di ecologia, identità e memoria, trasformando il mito in un atto di resistenza culturale. Non chiede solo di essere guardata, ma ascoltata.GUARDA SU NETFLIX
Trailer
Ecco il trailer ufficiale della seconda stagione per farti un’idea dell’atmosfera.

