Can Yaman, le accuse di Selvaggia Lucarelli alla sua onlus: cosa sta succedendo? Sembra un déjà vu del cosiddetto Pandorogate che ha coinvolto Chiara Ferragni: questa volta nel mirino c’è l’attore turco Can Yaman, star amatissima in Italia per il suo fascino e il successo nelle soap opera, ma anche per il suo impegno nel sociale. Al centro della questione c’è l’associazione benefica Can Yaman for Children ETS, nata con l’obiettivo di supportare bambini e adolescenti in ambito sociosanitario, raccogliendo fondi per ospedali e progetti di ricerca. Tutto molto bello e nobile, dunque, e allora cosa sta succedendo? Andiamo con ordine e facciamo chiarezza.
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L’associazione benefica della star turca: qualcosa non quadra
L’associazione benefica Can Yaman for Children ETS, chiusa di recente a causa – pare – di dissapori tra i soci, è stata fondata nell’estate del 2021, al fine già citato di supportare i bambini e i ragazzi sofferenti. Ma, ora, emergerebbero dubbi sulla gestione economica delle iniziative benefiche del progetto, in particolare durante il tour Break the Wall, un’iniziativa volta a sensibilizzare giovani e raccogliere donazioni in scuole e discoteche. Il caso è stato sollevato da Selvaggia Lucarelli, non nuova a svelare retroscena e vicende imbarazzanti. Vediamo la giornalista del Fatto Quotidiano cosa avrebbe scoperto, raccontandolo in un articolo al vetriolo. (Continua a leggere dopo la foto)
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Can Yaman e i dubbi sulla sua onlus
La giornalista riporta che parte dei fondi raccolti durante gli eventi non sarebbe andata esclusivamente all’associazione, ma sarebbe servita anche a coprire il compenso di Yaman stesso. Tra le testimonianze c’è quella del responsabile della discoteca “24 Mila Baci” di Latina, che racconta al Fatto Quotidiano di aver effettuato una donazione di cinquemila euro all’associazione, ma anche di aver corrisposto un cachet al manager dell’attore. Secondo quanto dichiarato, la richiesta standard per partecipare agli eventi del tour prevedeva due bonifici separati: uno destinato alla beneficenza e l’altro per le spese legate alla presenza di Can Yaman. Una gestione che ha sollevato interrogativi sull’effettiva trasparenza dell’iniziativa e alimentato un acceso dibattito sui social. (Continua a leggere dopo la foto)
Sta scoppiando un nuovo Pandorogate?
Le parole della Lucarelli suonano come una nuova denuncia verso dinamiche opache nel mondo dello spettacolo. Il caso, che sta già facendo discutere, richiama alla mente polemiche simili del passato, alimentando il dubbio su quanto reale sia l’impegno benefico delle celebrità. Can Yaman, simbolo di talento e bellezza, saprà rispondere a queste accuse? Intanto, il dibattito è più acceso che mai, dividendo fan e detrattori. Un altro Pandorogate è all’orizzonte? Non resta che attendere i prossimi sviluppi. (Continua a leggere dopo la foto)
Gli ultimi impegni di Can Yaman
Il sex symbol delle italiane, e non solo, al momento sembra essersi lasciato alle spalle le atmosfere romantiche per calarsi nei panni di Balaban Aga, un eroe epico in una storia di lealtà, coraggio e riscatto. Una svolta artistica per lo statuario attore: El Turco è una coproduzione turco-italiana che fonde storia e mito, portando sugli schermi un’avventura drammatica basata su una leggenda trentina. Dopo mesi di attesa, debutterà nei prossimi mesi. A questo si aggiunge l’entusiasmo per Sandokan, l’adattamento dell’iconico personaggio che lo vedrà vestire i panni della Tigre della Malesia. Attesa per l’autunno 2025, la serie sarà trasmessa su Rai 1 e rappresenta per Yaman un’occasione per mostrarsi sotto una luce nuova, più matura e intensa. Staremo a vedere se questo comprometterà, e fin a che punto, la carriera del celebre attore.