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Tutto su Alessandro Borghi, strepitoso protagonista di “Supersex”, nei panni di Rocco Siffredi

01/03/2024 11:12 - Ultimo aggiornamento 13/05/2024 20:23

Alessandro Borghi, protagonista in Supersex su Netflix nei panni di Rocco Siffredi, cosa non conoscete di lui? Siamo qui a rispondere a tutte le vostre curiosità su un attore che ha accettato la sfida di vestire i panni del celebre pornodivo nella serie tv divisa in 7 episodi che sta dividendo l’opionione pubblica. “Questo è il pregiudizio classico. Alessandro è stata una rivelazione“, sono state le parole rilasciate da Rocco Siffredi a proposito di chi ha criticato la scelta di affidare all’attore romano una ‘parte’ distante anni luce da quelle interpretate fino ad oggi.
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Alessandro Borghi, biografia

Alessandro Borghi è nato a Roma il 19 settembre 1986. All’università ha studiato Economia, e non pensava proprio di fare l’attore, a quanto afferma: poi, si è ritrovato quasi per caso a fare lo stuntman a Cinecittà, finendo con l’essere notato e avere piccoli ruoli in televisione. Da quel momento in poi, la carriera ha preso il volo e per Alessandro Borghi si sono spalancate le porte sulla strada del successo.

La carriera di Alessandro Borghi

I più attenti si ricorderanno di lui per una comparsata in “Romanzo Criminale – la serie”, seconda stagione: interpretava Romoletto, un pugile che vediamo in un solo episodio. Ne ha fatta di strada da allora. Eravamo nel 2010. Cinque anni dopo, la definitiva consacrazione è avvenuta grazie a “Non essere cattivo”, ma, soprattutto a “Suburra”, sia la serie che il film. La sua capacità, da tutti riconosciuta, è quella di calarsi alla perfezione nei personaggi che interpreta, con un grande livello di immedesimazione. Pensiamo alla serie “Diavoli”, coproduzione Italia, Francia, Regno Unito, dove interpreta uno squalo dell’alta finanza che lavora nella City di Londra, Massimo Ruggero, e ha recitato in inglese, senza successivo doppiaggio. E lo stesso livello di immedesimazione lo ritroviamo nel film “Sulla mia pelle”, che racconta la raccapricciante storia del povero Stefano Cucchi. Un ruolo difficilissimo; un’interpretazione notevole, preceduta da un dimagrimento di ben 18 chili. Premiata l’interpretazione in “Otto montagne”, di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo del 2017 di Paolo Cognetti. In ultimo “Supersex”, prossimo al debutto su Netflix dove si racconterà la vita di Rocco Siffredi.

La vita privata di Alessandro Borghi: compagna e figlio

Irene Forti, manager e modella conosciuta a Londra nel 2019, è la compagna di vita di Alessandro Borghi. “La persona più acculturata che io conosca, che divora quattro libri a settimana: cosa che mi faceva sentire un ignorante, quindi ho detto ‘ok, mettiamoci in pari’. E guarda caso il primo libro che mi ha consigliato quando ci siamo messi insieme è stato Le otto montagne“. Nel corso di un’intervista rilasciata per Donna, Alessandro Borghi ha così parlato di Irene: “Credo che gli uomini da soli abbiano poche chance di essere interessanti. Devono sempre essere accompagnati, se ci riescono, da una donna più interessante di loro: io adesso ce l’ho. E ne sono profondamente innamorato. Mi dice sempre che ama le persone che si alzano al mattino e sanno chi vogliono essere. Questa frase per me è diventata ispirazione: la risposta non c’è, ma la domanda in sé attiva un processo che ti costringe a fare i conti con te stesso”. La coppia ha dato alla luce un figlio di nome Heima a maggio 2023.

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Alessandro Borghi e la malattia

La diagnosi per Alessandro Borghi non è stata facile da accettare: “Ho scoperto di avere la Tourette quando ho conosciuto la mia compagna, che è una psicologa”, ha raccontato l’attore, ospite del podcast Bsmt di Gianluca Gazzoli. “Un giorno la mia compagna mi ha fatto una domanda a bruciapelo e mi ha chiesto da quanto tempo avessi i miei tic. ‘Tu non hai tic, tu hai la Tourette, ce l’hai motoria e non ce l’hai verbale’, mi ha detto. Il problema è questo: la Tourette famosa è quella delle parolacce, quella della gente che a un certo punto bestemmia, perché è quella che si conosce di più, perché è quella più aggressiva. C’è invece tutto un mondo che riguarda la parte motoria, dei tic a tutti gli effetti. Solo che il tic viene da una sindrome dello stress post traumatico, da una cosa che ti è successa e il tic è il tuo modo di rispondere a quella cosa e quindi si può guarire. Dalla Tourette no, perché è una cosa neurologica. È come uno starnuto, quando ti viene da starnutire, devi farlo”.

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Alessandro Borghi nei panni di Rocco Siffredi in Supersex, l’intervista

Un incontro che nessuno si sarebbe mai atteso, una scoperta per entrambi. Con queste parole Alessandro Borghi ha parlato a Vanity Fair Italia in merito all’ incontro con Rocco Siffredi prima del via alle riprese di Supersex: “Ci eravamo conosciuti due anni prima delle riprese, poi quando doveva iniziare il set sono stato dieci giorni a Budapest, e più tardi anche a Ortona, dove torna solo per andare al cimitero dai suoi. Abbiamo parlato tantissimo. La sua storia ha milioni di sfumature: è ironica, divertente ma anche tenera, nostalgica, drammatica”. E ancora: “Tutti noi maschi siamo figli di un’educazione “sbagliata”, ed è molto facile che una donna possa avere incontrato nella vita qualcuno che le abbia dato una sensazione “sbagliata”. Perciò chiarisco prima che certi gesti servono al personaggio, non sono io”. E a proposito di Supersex è bene sottolineare che la penna cinematografica è stata affidata a una donna. Il nome della sceneggiatrice è Francesca Manieri: “Supersex parla di oggi, Supersex parla di noi. Cosa vuol dire essere maschi? Siamo ancora capaci di conciliare la sessualità e l’affettività? Queste le domande che come un caleidoscopio si aprono davanti a noi mentre ci immergiamo nella sua incredibile vita fino a perdere il fiato”.

Fonti: Netflix, ANSA, IMDb, Instagram