
Non tutte le storie di serial killer cominciano con il sangue. Spesso affondano le radici nell’infanzia e nei traumi profondi che segnano una persona per tutta la vita. Il docufilm che, uscito ieri, è già il quarto tra i film più visti su Netflix in Italia non si limita a cercare un colpevole, ma vuole offrire una chiave di lettura empatica: quella di una donna diventata simbolo del male ma anche vittima di una società che non le ha mai dato una reale opportunità.

Con Aileen: storia di una serial killer (Aileen: Queen of the Serial Killers) Netflix esplora gli angoli più oscuri della psiche umana, mentre la regista Emily Turner, con sensibilità femminile e rigore giornalistico, ricostruisce la vita di Aileen. Non si tratta solo di un documentario su un’assassina, ma di un racconto di solitudine e rabbia legate a un passato difficile. [TRAILER in fondo]
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Aileen: storia di una serial killer – Tutte le informazioni
- Titolo originale: Aileen: Queen of the Serial Killers
- Genere: documentario true crime
- Paese di produzione: Regno Unito / USA
- Lingua originale: inglese
- Anno di produzione / uscita: 2025
- Durata: circa 90 minuti
- Regia / Creatore: Emily Turner
- Produzione: BBC Studios Documentary Unit, NBC News Studios per Netflix
La trama di Aileen: storia di una serial killer
Tra il 1989 e il 1990 Aileen Wuornos ha ucciso sette uomini in Florida. Negli Stati Uniti divenne subito un caso mediatico: donna, prostituta, vagabonda e serial killer. Questo documentario, però, non si concentra solo sui suoi crimini, ma scava nel profondo di una persona smarrita e rifiutata dalla società, che ha finito per rifiutarne le regole. Turner accompagna lo spettatore attraverso materiali d’archivio, testimonianze della polizia, interviste con giornalisti e anche conversazioni autentiche con la stessa Wuornos registrate in carcere.

Chi compare nel documentario
Non ci sono attori in questo  true crime, ma persone che hanno conosciuto davvero Aileen: ex agenti di polizia, giornalisti dell’epoca, amici di strada e le registrazioni originali della stessa protagonista. Tra i materiali inediti figurano conversazioni con Michele Gillen, reporter di Dateline, una delle poche giornaliste ad avere avuto un contatto diretto con Wuornos. Le loro discussioni, cariche di rabbia, dubbi e una sorprendente sincerità, testimoniano l’umanità spezzata di una donna segnata dalla vita.
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Non è il solito racconto sensazionalista
Questo non è il solito racconto sensazionalista su un assassino seriale. Aileen: storia di una serial killer cerca di comprendere anziché scandalizzare. La regista Emily Turner, nota per i suoi documentari sociali prodotti per la BBC, costruisce una narrazione equilibrata, che unisce distacco e empatia. Il risultato è un documentario con il respiro di un film, che analizza la solitudine umana, le falle del sistema e il modo in cui i media costruiscono i mostri.

La vera storia di Aileen Wuornos
Il documentario racconta una storia vera, una delle storie più sconvolgenti della cronaca americana. Aileen Wuornos nacque nel 1956 in Michigan. La sua infanzia fu segnata da violenza, abbandono e povertà. Da adolescente scappò di casa, si mantenne con la prostituzione e dormiva in macchina. Con il tempo si trasferì in Florida, dove tra il 1989 e il 1990 iniziò a uccidere uomini, giustificandosi con la legittima difesa.

Fu arrestata nel gennaio 1991 dopo un’ampia operazione di polizia. Condannata a morte, trascorse sei anni nel braccio della morte prima di essere giustiziata nel 2002. La sua vita ha ispirato Monster, il film premiato con l’Oscar alla protagonista Charlize Theron, ma questo documentario svela strati più profondi, mostrando una persona tradita dal sistema prima di tradire gli altri.
Aileen: storia di una serial killer è già disponibile su Netflix
Il documentario è uscito sulla piattaforma streaming il 30 ottobre 2025 ►Guarda su Netflix

