In Sisyphus, la fantascienza non è mai un semplice gioco concettuale, ma una lente attraverso cui osservare il dolore, la colpa e l’illusione del controllo. Il futuro che la serie immagina non nasce da un evento improvviso, ma da una somma di scelte, omissioni e fallimenti umani che tornano a chiedere conto. Tra tecnologie capaci di piegare il tempo e vite segnate da perdite irreparabili, i personaggi di Sisyphus , come l’eroe della mitologia greca, sono intrappolati in un ciclo di azioni che sembrano inevitabilmente condurli allo stesso punto, indipendentemente dagli sforzi compiuti per cambiare il corso degli eventi. La punizione non è fisica, ma esistenziale: la consapevolezza che ogni tentativo di ribellione al destino rischia di alimentare proprio la catastrofe che si vorrebbe evitare. Ecco tutto ciò che c’è da sapere su Sisyphus: dalla trama al cast, dalle recensioni alla data di uscita [TRAILER in fondo].
Sisyphus – Info complete
- Titolo: Sisyphus
- Titolo originale: Sisyphus: The Myth
- Formato: Serie TV
- Episodi: 16
- Genere: Fantascienza, Thriller, Drammatico
- Paese di produzione: Corea del Sud
- Lingua originale: Coreano
- Regia: Jin Hyuk
- Cast principale: Cho Seung-woo, Park Shin-hye, Kim Byung-chul
- Produzione: JTBC, Drama House
- Data di uscita su Netflix: 17 febbraio 2021
Di cosa parla Sisyphus
Han Tae-sul è un uomo che ha costruito il proprio successo sull’idea che ogni problema abbia una soluzione razionale. Ingegnere brillante, fondatore di una delle aziende tecnologiche più influenti del Paese, vive immerso in un presente ipercontrollato, dove l’innovazione sembra aver sostituito qualsiasi forma di spiritualità o destino. Ma la morte improvvisa del fratello maggiore incrina questa certezza, aprendo una frattura intima prima ancora che temporale. Il sospetto che non si sia trattato di un incidente trasforma Tae-sul in un osservatore paranoico del mondo che ha contribuito a creare, un uomo incapace di distinguere tra verità e costruzione artificiale.
Quando anomalie inspiegabili iniziano a manifestarsi nella sua vita quotidiana, Tae-sul scopre l’esistenza di un sistema segreto che consente il trasferimento di persone dal futuro al presente. Non si tratta di viaggi nel tempo nel senso spettacolare del termine, ma di migrazioni disperate, regolamentate da una tecnologia che seleziona chi può tornare indietro e chi è destinato a restare in un futuro ormai collassato. È da questo domani devastato che arriva Kang Seo-hae, una donna cresciuta tra macerie, carestie e violenza sistemica, per la quale il passato non è nostalgia ma l’ultima possibilità di sopravvivenza.
Leggi anche ▶ La top produzione K-Drama del momento: ecco le serie TV coreane da vedere adesso
Il loro incontro non genera una classica alleanza, ma una relazione fondata su diffidenza, necessità e colpa condivisa. Seo-hae conosce già il destino di Tae-sul, sa quale ruolo avrà nella distruzione del mondo, e proprio questa conoscenza la costringe a proteggerlo. Intorno a loro si muove un apparato di potere invisibile, deciso a preservare una linea temporale che garantisce il proprio dominio, anche a costo dell’estinzione. In questo equilibrio precario, ogni scelta diventa una variazione minima che rischia di produrre conseguenze irreversibili, mentre il tempo smette di essere una via di fuga e si rivela per ciò che è davvero: una condanna che si rinnova, ciclo dopo ciclo, sotto il peso delle stesse colpe.
Sisyphus – Cast e personaggi
Il cuore emotivo della serie è il cast, già noto al pubblico che ama le K-Series. Cho Seung-woo interpreta Han Tae-sul con un equilibrio costante tra arroganza intellettuale e fragilità emotiva. Già noto per ruoli complessi e introspettivi, qui costruisce un protagonista brillante ma profondamente irrisolto. Accanto a lui, Park Shin-hye dà corpo a Kang Seo-hae, un personaggio fisico, silenzioso, segnato dalla sopravvivenza. La sua presenza scenica rende credibile un’eroina che vive nel trauma e nell’urgenza, più che nella retorica del sacrificio. Nel ruolo dell’antagonista, Kim Byung-chul incarna una minaccia enigmatica, meno legata al singolo individuo che a un sistema di potere opaco e spietato.
Sisyphus – Cosa dice la critica
La ricezione critica di Sisyphus è stata complessa e non priva di ambiguità, riflettendo in parte la natura stessa della serie. Molti osservatori hanno riconosciuto l’ambizione del progetto, sottolineando la volontà di costruire una fantascienza adulta, più interessata alle conseguenze morali e psicologiche del viaggio nel tempo che alla sua spettacolarizzazione. La regia e la messa in scena sono state spesso apprezzate per la capacità di evocare un senso costante di instabilità, mentre il ritmo deliberatamente denso ha contribuito a creare un’atmosfera di tensione continua.
Allo stesso tempo, una parte della critica ha evidenziato come questa stessa complessità finisca talvolta per appesantire la narrazione. L’intreccio, ricco di linee temporali e di informazioni stratificate, richiede uno sforzo attivo allo spettatore, e non sempre riesce a mantenere un equilibrio perfetto tra chiarezza e suggestione. Nonostante ciò, il giudizio complessivo tende a riconoscere a Sisyphus un valore distintivo all’interno del panorama delle serie coreane su Netflix: un’opera imperfetta ma coraggiosa, che preferisce il rischio dell’eccesso alla rassicurante prevedibilità.
Leggi anche ▶ Il trip temporale che richiede più attenzione di ogni altro film: Inception, di Cristopher Nolan
Perché vale la visione
Se ti è piaciuto Dark o Alice in Borderland, questa serie si inserisce nello stesso territorio, combinando fantascienza paranoica, tensione apocalittica e un forte sottotesto emotivo, con una riflessione insistente sul destino e sull’impossibilità di riscrivere davvero il passato.
Quando esce su Netflix
Sysyphus è disponibile ora su Netflix.
▶ GUARDA SU NETFLIX