Il recente successo della docu-serie dedicata alla vicenda tragica di Gabby Petito, tuttora tra i contenuti più visti sulla piattaforma streaming, conferma l’interesse che queste storie vere, sovente agghiaccianti, suscitano nel pubblico. Su Netflix rivive uno dei casi più scioccanti degli ultimi anni con il true crime Aguzzini in casa – La vicenda del piccolo Gabriel Fernandez: un documentario intenso che ricostruisce la tragica vicenda di Gabriel, un bambino di 8 anni vittima di terribili maltrattamenti sino alla morte brutale, e il conseguente processo che ha messo sotto accusa la cosiddetta madre e il suo compagno. Una vicenda terribile che ha suscitato i commenti ragionevolmente inorriditi dei lettori della nostra pagina Facebook, come vedremo. [TRAILER in fondo]
Leggi anche ► I migliori documentari true crime su Netflix: la nostra selezione
Di cosa parla il true crime: una agghiacciante storia vera
La docu-serie ricostruisce la tragica storia di Gabriel Fernandez, un bambino di otto anni di Palmdale, in California, che ha subito maltrattamenti estremi e torture da parte di sua madre, Pearl Fernandez, e del suo fidanzato, Isauro. Il 24 maggio 2013, Gabriel Fernandez, che aveva subito abusi e torture per mesi, è morto a causa delle percosse dei due aguzzini Il documentario approfondisce le responsabilità del sistema di assistenza sociale, evidenziando le falle che hanno permesso che l’orrore si consumasse senza che nessuno intervenisse in tempo. L’omicidio ha scosso l’opinione pubblica negli Stati Uniti, portando a riforme profonde nel sistema di tutela minorile. Le testimonianze dirette, i filmati d’archivio e le indagini giudiziarie offrono un racconto straziante e necessario. (Continua a leggere dopo la foto)
Leggi anche ►La miniserie true crime che ha sconvolto gli spettatori di Netflix. Eppure è tutto vero
Chi compare nella docu-serie
Essendo un documentario, non vi sono attori, ma figure chiave che emergono dai filmati e dalle interviste: giornalisti investigativi, avvocati, testimoni e assistenti sociali coinvolti nel caso. Il regista, Brian Knappenberger, è già noto per i suoi lavori su crimini reali e diritti civili. (Continua a leggere)
Le reazioni degli spettatori
La docu-serie ha ricevuto ottime recensioni dalla critica per il suo approccio dettagliato e sconvolgente. Su Rotten Tomatoes, ha un punteggio di 83%, mentre su Metacritic si attesta a 75/100. Gli spettatori lodano la serie per la sua capacità di sensibilizzare sulle falle del sistema di protezione dei minori, anche se la visione è estremamente dura e scioccante. (Continua a leggere dopo la foto)
I commenti giustamente inorriditi dei nostri lettori
“Dopo aver visto il caso di Gabriel Fernandez (che non riguarderò mai piú!!!!) ho pianto veramente“, possiamo leggere nei commenti dei nostri followers su Facebook, e ancora, un’altra lettrice ribadisce il concetto: “Anche io ho pianto tantissimo… e mi viene in mente cosí spesso… quando faccio la lettiera gatto…quello che ha dovuto mangiare lui.. povero bambino“. Poi: “La storia di Gabriel è stata la più crudele che ho visto su Netflix o forse della mia vita. Agghiacciante. Povero figlio… e ogni volta che mi passa davanti scorro veloce”. Oppure: “Ho visto la sua storia due anni fa, e da allora spesso mi ritrovo a pensarlo. Povera anima“. Non ci pare davvero il caso di aggiungere altro, e questa è solo una selezione dei commenti più inorriditi e sdegnati, dinanzi a tale agghiacciante e aberrante vicenda di indicibile violenza. (Continua a leggere dopo la foto)
Quando guardarlo su Netflix?
Il documentario true crime è già disponibile in streaming su Netflix sin dall’aprile del 2021. Guardalo su NETFLIX
Info sul documentario
- Titolo originale: The Trials of Gabriel Fernandez
- Anno: 2020
- Paese di produzione: USA
- Regia: Brian Knappenberger
- Generi: Documentario, True Crime
- Caratteristiche: Scioccante, Straziante, Investigativo
- Classificazione per età: 16+ (Non adatto ai minori di 16 anni)
- Durata: 6 episodi (circa 60 minuti ciascuno)