Già con questo articolo vi abbiamo detto tutto quello che c’è da sapere sul famigerato “Mostro di Milwuakee”, Jeffrey Dahmer, un personaggio a dir poco raccapricciante reso magistralmente da Evan Peters nella serie originale Netflix. Occupiamoci, ora, proprio del giovane attore che ha ricevuto fama globale precisamente grazie a tale interpretazione.
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Chi è Evan Peters?
Evan Thomas Peters, questo il suo nome completo, è uno degli attori del momento, e questo perché è riuscito a calarsi in un ruolo effettivamente arduo: interpretare un mostro psicopatico, un serial killer addirittura cannibale, gli è già valso il Golden Globe per il miglior attore in una mini-serie o film per la televisione. Nato a Saint Louis nel Missouri il 20 gennaio 1987, vissuto poi nel Michigan e a Los Angeles, in quest’ultima città – la Mecca per ogni attore o aspirante tale – all’età di 15 anni, assieme a sua madre per intraprendere la carriera di attore. Dal terzo anno di liceo in poi studiò a casa, proprio per dedicarsi alla recitazione e al perseguimento del proprio sogno.
Evan Peters, gli inizi della carriera
Il debutto sulle scene si deve alla intuizione del produttore Michael Picchiottino, che lo ha scelto per il ruolo di Adam Sheppard nel film Clipping Adam (2004). Ancora nel 2004 ha recitato nel film Sleepover, ed è apparso nella serie della ABC The Days. Dal 2004 al 2005 ha avuto un ruolo ricorrente come Seth Wosmer nella prima stagione della serie Disney Channel Phil dal futuro, mentre dal 2005 al 2006 ha interpretato Jesse Varon nella serie thriller di fantascienza Invasion. Ma dovrà attendere sino al 2011 per il primo ruolo importante, quello di Tate Langdon nella prima stagione della serie antologica di American Horror Story. Nella seconda stagione ha interpretato Kit Walker, un uomo ingiustamente accusato di aver ucciso sua moglie, ruolo che gli è valso una nomination ai Satellite Award come miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione. Pur se con ruoli più marginali, è stato presente anche nella terza e quarta stagione, rispettivamente intitolate Coven e Freak Show.
La consacrazione
Evan Peters, interpretando il detective Colin Zabel nella serie drammatica del 2021 Omicidio a Easttown (in Italia visibile su Sky), ha vinto il Premio Emmy come miglior attore non protagonista in una miniserie o film per la televisione. Arriviamo, così, al 2022 e alla interpretazione di uno dei serial killer più efferati della storia recente. Sulla piattaforma Netflix, Dahmer – Mostro ha già superato il miliardo di ore di visualizzazioni. In una recente intervista, Evan ha confessato di essere stato molto dubbioso e di aver dapprima pensato di rifiutare la parte del mostro, offertagli dagli ideatori della serie, Ryan Murphy e Ian Brennan: “Immergermi nella realtà del killer è stata tra le cose più difficili che abbia mai fatto. Per interpretare questo personaggio – come riporta Vogue Italia – mi è sembrato importante essere rispettoso nei confronti delle vittime e delle loro famiglie, cercando di raccontare la storia nel modo più autentico possibile. Ma per farlo sono dovuto scendere in abissi davvero oscuri e restarci per parecchio”.
Le polemiche dei familiari delle vittime del mostro
Il 26 settembre 2022 Insider pubblicò un resoconto di un’intervista a Rita Isbell, sorella di Errol Lindsey, una delle vittime di Dahmer. Ella si dichiarò infastidita guardando la scena della serie in cui viene rievocata a sua esplosione di rabbia alla lettura della sentenza di Dahmer, nel 1992. “Sembrava di rivivere tutto da capo. Mi ha riportato tutte le emozioni che stavo provando allora”, dichiarò Isbell. “Netflix che cerca di guadagnarci su”, disse.
Le curiosità su Evan Peters
Di certo non è “strano” come il vero Jeffrey Dahmer, ma Peters ha un curioso hobby, anzi una vera e propria passione, come ha ammesso, per il lavoro a maglia, che a suo dire lo rilassa così come cucinare. Tuttavia, per esigenze professionali, segue una rigida dieta a base di pollo e broccoli. Inoltre ha un tatuaggio, con la scritta Mom, sul bicipite. Di carattere timido e riservato, non ama affatto parlare in pubblico. Quando ha ritirato l’Emmy per la sua performance in Mare of Easttown, ha esordito con un “shit, public speech”.