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Allegria… e crimine, tutto molto pop. La nostra RECENSIONE di “No Good Deed”

13/12/2024 20:13 - Ultimo aggiornamento 13/12/2024 21:25
Recensione No Good Deed

Recensione No Good DeedC’è la commedia e c’è il dramma (in questi casi si parla di Dramedy) e soprattutto c’è l’interpretazione di Lisa Kudrow – che per noi rimarrà sempre la Phoebe di Friends – e del meno conosciuto Ray Romano a impreziosire una miniserie che, anche nei momenti più oscuri, che di certo non mancano, riesce a mantenere un tono leggero grazie a un umorismo raffinato, pure nei frangenti più violenti e sanguinosi. Nel complesso, No Good Deed è una miniserie un po’ sopra le righe, molto pop: ciò che, al contempo, è invero uno dei suoi punti di forza. Ecco, ora, la nostra RECENSIONE.

Recensione No Good Deed

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L’espediente narrativo

La vendita di una casa da sogno può sembrare un semplice affare immobiliare, ma quando emergono segreti oscuri e tensioni crescenti, tutto si trasforma in un intreccio di mistero e colpi di scena, per i protagonisti e per le tre coppie diverse che si contendono la proprietà. La narrazione, caratterizzata da continui flashback e salti temporali, rivela lentamente le vere intenzioni dei personaggi, mantenendo alta la suspense fino all’ultimo minuto: non capisci come dove va finché non finisce. E non finisce come ci si aspetterebbe. La miniserie, per quanto – come vedremo – un po’ confusa, appare innovativa e imprevedibile, così come Los Angeles, che non è solo uno sfondo glamour, ma diviene un personaggio a sé. La città è rappresentata con colori accesi e una luce calda che esalta ogni scena. (Continua a leggere dopo la foto)
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Recensione No Good Deed

Qualche debolezza

La narrazione non lineare e complessa può rappresentare un punto di forza per la suspense, eppure i continui flashback e salti temporali potrebbero risultare confusionari per alcuni spettatori, specialmente se non seguiti con attenzione. Analogamente, sebbene l’estetica pop e l’umorismo siano elementi distintivi, in certi momenti rischiano di sminuire la tensione o di sembrare forzati, anche per via di otto episodi forse troppo brevi e frenetici (dai 30 ai 39 minuti) che necessariamente finiscono per sacrificare lo sviluppo di alcune sottotrame. Ad ogni modo, l’impatto è sicuramente coinvolgente. Anche sul sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il 71% di gradimento, in base alle recensioni degli utenti, è una buona percentuale. (Continua a leggere dopo la foto)

Recensione No Good Deed

I meriti del cast

Lisa Kudrow è il cuore pulsante di No Good Deed, regalando una performance che da sola vale la visione. Accanto a lei, il marito interpretato da un attore meno noto ma incredibilmente convincente cattura l’attenzione con una presenza scenica magnetica. Le altre coppie, incarnate da un cast ben assortito, aggiungono ulteriore autenticità alla narrazione, per illuminare il lato oscuro dell’American Dream. Anche secondo il britannico The Guardian, la forza della serie risiede proprio nella qualità delle interpretazioni, che rendono ogni personaggio memorabile.