Netflix, la casa dei fratelli Menendez diventa una macabra meta turistica. Turisti di tutto il mondo si riversano a Los Angeles in un insolito pellegrinaggio per vedere la villa dei fratelli Menendez, il teatro di uno dei casi giudiziari più controversi e scioccanti della storia americana. La serie Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez non solo ha riportato sotto i riflettori il tragico duplice omicidio dei coniugi José e Kitty Menendez, ma ha trasformato location iconiche della storia in mete di pellegrinaggio per i fan, generando un fenomeno turistico del tutto inaspettato.
Al centro di questo boom c’è la lussuosa villa di Beverly Hills, teatro del crimine efferato. Questa residenza iconica, già conosciuta per la sua opulenza e il suo passato controverso, è ora una delle principali attrazioni per i fan del true crime. Grazie al successo della serie, questa residenza, simbolo di un dramma efferato, è diventata una meta imperdibile per gli appassionati di true crime, generando un effetto collaterale sorprendente: un boom di viaggi a Los Angeles, alimentato dalla ricerca di emozioni macabre e dal fascino oscuro del caso.
Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez
La miniserie, creata da Ryan Murphy, segna il secondo capitolo della saga antologica Monsters. Al centro della narrazione ci sono Lyle ed Erik Menendez, i due fratelli condannati per il duplice omicidio dei genitori avvenuto nella villa della famiglia Menendez a Beverly Hills. La sera del 20 agosto 1989, José Menendez, un dirigente dell’industria dell’intrattenimento, e sua moglie Kitty furono brutalmente uccisi nel salotto della loro casa. Inizialmente le indagini si concentrarono su un possibile coinvolgimento della mafia, ma i sospetti si spostarono rapidamente sui due figli della coppia, Lyle ed Erik, rispettivamente 21 e 18 anni all’epoca dei fatti. Dopo un processo mediatico durato anni, durante il quale i fratelli avevano ammesso gli omicidi, affermando di aver agito per legittima difesa, per paura che il padre li uccidesse dopo aver minacciato di denunciare la sua presunta storia di abusi sessuali e fisici, nel 1996 i fratelli Menendez furono condannati a due ergastoli senza possibilità di libertà condizionale. Oggi, la loro storia sta conquistando il pubblico globale – e portando la giustizia americana a riaprire il caso (CNN).
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Los Angeles: al centro del turismo macabro della serie Netflix Monsters
Il successo delle serie sui Menendez, tra true crime e cultura pop, con un tocco di glamour anni ’80 ha scatenato un’ondata di interesse per i luoghi legati al caso, a Los Angeles, rendendo la villa dei Menendez a Beverly Hills, teatro del crimine e simbolo di lusso e potere, un tappa obbligato di un macabro “turismo da serie” a Los Angeles, assieme all’aula del tribunale dove si è svolto il processo, meta di curiosi e appassionati di true crime. Alcune agenzie turistiche hanno iniziato a offrire itinerari dedicati, con tour guidati sui luoghi del caso.
Questo trend conferma l’effetto “turismo da serie” che Netflix è in grado di generare, trasformando location iconiche in mete di pellegrinaggio per i fan. Questo fenomeno non è nuovo: altre serie Netflix dedicate a crimini reali, come Dahmer, hanno avuto effetti simili su altre location.
La villa dei fratelli Menendez a Beverly Hills
Al centro del percorso turistico di Monsters è la villa dei fratelli Menendez stessa, situata in Elm Drive, nel cuore di Beverly Hills. Costruita nel 1927 e ristrutturata nel 1984, secondo un annuncio di Realtor.com, ormai chiuso, la casa si estende su circa 840 metri quadrati e include sette camere da letto, nove bagni, un campo da tennis, una piscina e una guest house a due piani. Al momento degli omicidi, la villa era dotata di un avanzato sistema di insonorizzazione, una caratteristica che venne discussa durante il processo: secondo il costruttore Mark Slotkin, sarebbe stato impossibile udire i rumori delle frequenti liti tra i membri della famiglia, come sostenuto da una domestica. Questo dettaglio, tuttavia, non impedì ai fratelli Menendez di essere condannati.
Negli anni successivi al crimine, la villa è rimasta a lungo invenduta, considerata da molti una proprietà “maledetta”. Nel 1994, il Los Angeles Times ha riportato che è stata venduta per 3,6 milioni di dollari con una perdita di 1,2 milioni. In genere, le case che sono state teatro di celebri omicidi vengono infatti vendute a un prezzo scontato, poiché molti potenziali acquirenti non sono a loro agio all’idea di vivere in proprietà con un “karma negativo”. La villa dei Menendez però è stata recentemente rivenduta a marzo 2024 per ben 17 milioni di dollari, una cifra sorprendente che riflette l’interesse rinnovato grazie alla serie Netflix.
Monsters: l’effetto turismo da serie
Come riportato dalla CNN, la villa dei Menendez è diventata una meta immancabile per gli appassionati di true crime. Molti turisti viaggiano da luoghi lontani, come Argentina, Svezia o Colombia, per ammirare la residenza. Alcune compagnie turistiche hanno iniziato a organizzare tour ufficiali, trasportando i visitatori in autobus lungo la famosa Elm Drive, dove si trova la casa.
Gli autobus e le auto che passano lentamente davanti alla villa spesso suonano canzoni della colonna sonora della serie Netflix, come “Blame It on the Rain” e “I’m Gonna Miss You”, aggiungendo un ulteriore tocco surreale all’esperienza. Dozzine di curiosi parcheggiano nelle vicinanze per osservare e filmare la villa. Un residente locale, intervistato dalla CNN, ha commentato ironicamente: “Probabilmente dovremo aspettare ancora uno o due decenni prima che la situazione si calmi di nuovo. Speriamo che non ci sia un altro documentario tra 20 anni.”
Dove è stata girata la serie Monsters
La serie Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez non è stata girata nella vera villa della famiglia Menendez a Beverly Hills, ma in una proprietà simile situata nel quartiere di Hancock Park di Los Angeles, a poche miglia di distanza. Questa residenza, già utilizzata in altre produzioni cinematografiche, è stata scelta per la sua somiglianza estetica con l’originale. Questo cambio di location è una scelta comune in molte serie e film, spesso per motivi logistici, di privacy o per evitare di coinvolgere troppo da vicino luoghi reali legati a crimini violenti.